Qualche giorno a Bologna in estate: può sembrare un’idea strana ma non lo è. Infatti, se è vero che a certe ore del giorno, a cauda del caldo, è “proibito” andarsene a passeggio sotto le due torri, è anche vero che è possibile godere ugualmente dei tesori artistici che la città felsinea custodisce. Come? Attraverso le sue tante mostre. In questo articolo vogliamo presentarvene due davvero speciali.
Mostre d’arte: il seicento bolognese
Un percorso inedito, un viaggio irripetibile attraverso le migliori opere pittoriche del seicento bolognese. Fino al 13 ottobre 2019 presso Casa Saraceni (Via Farini 15) è allestita la mostra “Reni, Guercino, Cantarini, Pasinelli. Il Seicento nelle collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio“. L’esposizione raccoglie il lascito di artisti bolognesi il cui e estro e lavoro ha lasciato un’impronta indelebile, in Italia e nel resto d’Europa. Tra questi Guido Reni, Simone Cantarini, il Guercino, Francesco Gessi, Gian Giacomo Sementi, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Andrea Siriani e molti altri.
L’allestimento, curato da Angelo Mazza, trova la sua ricchezza e originalità nella varietà di opere riunite: le più importanti provengono dal Museo della Storia di Bologna in Palazzo Pepoli, altre non meno significative dagli uffici di Casa Saraceni, altre ancora, invece, hanno lasciato solo momentaneamente i caveu della società Genus Bononiae. Dunque un’occasione imperdibile per ammirare anche opere normalmente non esposte.
Soggetti religiosi, ritratti, prospettive architettoniche e soggetti di vita quotidiani: tra i dipinti di maggior pregio si segnala il capolavoro di Cantarini “Doppio ritratto di uomo con cappello e donna con rosario“, il “San Pietro penitente” del Guercino, “Lo svenimento di Giulia davanti alle vesti insanguinate del marito” di Lorenzo Pasinelli, e le due tele ovali di Giovan Gioseffo Santi, che documentano un genere di pittura, incentrata su quadratura e prospettiva, con cui gli artisti bolognesi avrebbero dominato la scena europea.
La mostra è visitabile dal martedì al venerdì dalle 15 alle 18, il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 18.
Mostre d’arte: De Chirico oltre il quadro
Per celebrare l’acquisizione di 19 sculture in bronzo di De Chirico, il Magi ‘900 (Via Rusticana a/1 Pieve di Cento) propone fino al 31 dicembre un allestimento intenso, corale e pirotecnico in grado di esaltarne le opere dell’artista metafisico e restituirle al visitatore in tutta la loro potenza. Il contesto in cui le opere sono esposte è valorizzato dalla presenza contemporanea di disegni, dipinti e grafiche ma anche di particolari pannelli luminosi, provenienti dal Museo Documentario della Metafisica di Ferrara.
Per De Chirico l’incontro con la scultura è tardivo. Le prime opere plastiche risalgono agli anni 40 quando il pittore aveva già oltrepassato i cinquant’anni. Ma anche nella versione tridimensionale la sua poetica non cambia e rimane ancora ai temi di sempre: enigmi e suggestioni metafisiche. Tra le opere che potete ammirare nel museo ci sono le figure più ricorrenti e misteriose del suo immaginario come gli Archeologi, i Trovatori, i Manichini Coloniali, le Muse, i Cavalli.
Il museo Magi’ 900 è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00.
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